L’Animale con il Pene più Lungo


I cirripedi hanno il pene più lungo di qualsiasi altro animale in relazione al loro corpo.

Il corpo di questi granchi sessili è generalmente lungo solo pochi millimetri, ma il suo pene può essere fino a 40 volte quella lunghezza, permettendo loro di accoppiarsi con cirripedi che sono diversi centimetri di distanza.

La balenottera azzurra possiede il pene più lungo di qualsiasi mammifero in termini assoluti: una massiccia appendice mobile che può superare i 3 metri di lunghezza. La balenottera azzurra, d’altra parte, è gigantesca.

Se si prendono in considerazione le dimensioni del corpo, il pene campione del regno animale appartiene a una specie considerevolmente piccola che vive comunemente sulle facce delle balene. È il cirripede, naturalmente.

I cirripedi si possono trovare su barche, ormeggi e teste di balena, tra gli altri posti dove le superfici dure incontrano l’acqua di mare. Assomigliano a piccole rocce, ma sono crostacei, che sono legati a granchi e gamberi. I cirripedi si attaccano a una superficie e filtrano il cibo dall’acqua con le loro gambe a paletta sporgenti, mentre i loro cugini si muovono.

Questo stile di vita sedentario rende difficile l’accoppiamento, soprattutto perché sembra che i cirripedi debbano fecondarsi a vicenda internamente.

Lo fanno usando un pene massiccio che si estende alla cieca attraverso le conchiglie vicine e deposita lo sperma all’interno. Questo enorme organo può estendersi fino a otto volte la lunghezza del corpo di un cirripede, rendendolo il pene più grande del mondo. Poiché la maggior parte dei cirripedi sono ermafroditi, ognuno può sia fecondare che essere fecondato dai suoi vicini. Se non c’è nessun altro nelle vicinanze, i cirripedi sembrano fecondarsi da soli.

Da quando Charles Darwin, ossessionato dai cirripedi, ha dedicato otto duri anni della sua vita a studiare questi insoliti animali e ha scritto un’epica dissertazione in quattro volumi sulla loro biologia, questo concetto di sesso dei cirripedi è stato un pilastro dei libri di testo. Eccolo qui, tutto sbalordito dai loro genitali:

“I maschi sono attaccati ad una distanza considerevole dall’orifizio del sacco della femmina, in cui gli spermatozoi devono essere convogliati; e per fare questo, il pene probosciforme è meravigliosamente sviluppato, in modo che deve essere pari tra otto e nove volte la lunghezza dell’animale in Cryptophialus quando è completamente esteso!”

Giuliano Fresoni

Dopo estenuanti ricerche sull’argomento prostata, penso di avere un’idea chiara in merito a cosa funziona e cosa non funziona per risolvere i problemi associati – in questo sito web il mio obbiettivo è quello di condividere informazioni utili, esperienza ed opinioni per aiutare gli uomini in difficoltà.

Torna alla homepage di soluzione-prostatite.eu