Birra e Prostata: Fa Bene o Male alle Vie Urinarie? [Salute]


Birra e prostata

Se il medico ti ha riscontrato un processo di infiammazione alla prostata, ghiandola dell’apparato uro-genitale maschile, ti ha probabilmente fatto una diagnosi di prostatite oppure ti ha dato un avvertimento – e adesso ti stai domandando se puoi ancora sorseggiare una buona birra fresca 🙂

Non preoccuparti, in questo articolo ti diremo tutto quello che c’è da sapere al riguardo, ma cominciamo passo per passo.

I sintomi di questa patologia variano sia per caratteristiche sia per intensità, tanto che si può andare da un fastidio leggero e transitorio fino ad attacchi ripetuti e decisamente violenti che, in fase acuta, potrebbero provocarti una frequente necessità di urinare oltre a dolori estesi a tutto l’apparato uro genitale a volte accompagnati da febbre, malessere generale, dolori alla schiena, bruciori nel corso della minzione e ritenzione delle urine.

Non tutte le prostatiti sono uguali e il ventaglio delle possibilità ne comprende quattro: batterica acuta, batterica cronica che, se pur meno frequente, copre il 20% dei casi, prostatite asintomatica e, infine, prostatite non batterica.

Comunque sia, indipendentemente dalle variabili, se soffri di prostatite il consiglio è quello di bere almeno un paio di litri d’acqua ogni giorno e di evitare alimenti piccanti e bevande potenzialmente irritanti come il caffè.

Attenzione, però, anche alla birra, acerrimo nemico della prostata.

Il luppolo, materia base di questo piacevole drink, contiene infatti sostanze affini agli estrogeni e, quindi, in grado di influenzare la produzione di ormoni.

Anche i lieviti, che nella birra si mantengono vitali malgrado la presenza di alcool, potrebbero causare una proliferazione dei batteri.

Una buona norma che ti raccomando di seguire è invece quella di praticare ogni giorno un po’ di attività fisica.

Se vuoi essere più informato sulla prostata e sulla sua infiammazione clicca qui.

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Come si diagnostica la prostatite

(e qual’è il rimedio)


L’urologo emetterà la sua diagnosi di prostatite dopo averti posto una serie di domande.

Occorre sapere se hai avuto rapporti non protetti con partner occasionali o se, comunque, hai avuto contatti che possono essere ritenuti a rischio.

Il medico ti consiglierà di sottoporti a una serie di esami diagnostici (PSA, test di Stamey,  antibiogramma delle urine e del liquido seminale, uroflussometria con analisi del residuo post minzionale ed ecografia prostatica transrettale).

Di fronte a risultati positivi la diagnosi è confermata e ti verranno prescritti antibiotici e antinfiammatori.

Le cause della prostatite non batterica possono però essere differenti e non devono essere sottovalutati fattori determinanti come ansia o stress, in particolar modo in soggetti non ancora quarantenni.

Puoi sospettare di soffrire di prostatite se i disagi si manifestano continuativamente per qualche mese.

Una cura veramente risolutiva non può essere confinata all’eliminazione dei sintomi, ma deve affrontare anche le cause alla base della patologia.

Antibiotici, alfa bloccanti, antinfiammatori, integratori e, all’occorrenza, qualche seduta di psicoterapia per limitare la componente psicologica, possono esserti di aiuto.

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Perché birra e prostata non vanno d’accordo


Come ti dicevo birra e prostata hanno fra loro un rapporto difficile perché il luppolo e i lieviti presenti nella bevanda possono accentuare infiammazione e prostatite.

I lieviti, una volta assunti, entrano in circolo nel flusso ematico rischiando di moltiplicarsi molto rapidamente e di spingersi fino alla prostata, andando ad accentuare i sintomi della patologia.

Anche un solo boccale di birra, proprio a causa dei lieviti, potrebbe peggiorare la tua prostatite.

Tutti gli alcolici, vino compreso, derivano dalla fermentazione dei lieviti.

Il tasso alcolico è però abbastanza elevato da riuscire a distruggerli. La birra, al contrario, ha un tasso di alcool che non va oltre i 6 gradi.

Esiste però anche la birra pastorizzata che, a seguito di una lavorazione particolare, distrugge le componenti salutari del luppolo, i lieviti e qualsiasi altro elemento vitale contenuto nella bevanda.

Per quanto riguarda il luppolo va invece detto che è stato in parte rivalutato perché ricco di xanthohumol, una componente chimica che vanta proprietà antitumorali.

Purtroppo, per poter godere dei suoi benefici dovresti bere davvero troppi boccali di birra.

In Italia la prostatite si combatte


Nel nostro Paese sono ormai tanti i soggetti sofferenti di prostatite che la contrastano utilizzando Prostatricum, un integratore decisamente efficace che vanta notevoli capacità antinfiammatorie, capaci di dare sollievo ai disturbi prostatici.

Assumendolo noterai un miglioramento della minzione e anche libido ed erezione potranno avvantaggiarsi dei benefici di questo prodotto, legati a una formula che prevede ingredienti completamente biologici.

Grazie a questo integratore potrai lasciarti alle spalle prodotti inefficaci e medicinali costosi che, oltre a non dare i risultati sperati, contengono componenti chimiche.

Queste, sul lungo periodo, possono causare effetti collaterali e compromettere la salute.

Integratore contro la prostatite: dove acquistarlo al miglior prezzo


Prostaticum è uno dei rimedi che più ci consigliano per i problemi alla prstata.

Sembra infatti essere il rimedio più efficace per combattere la prostatite, ma non è facile da trovare e i pochi siti che ne hanno disponibilità lo vendono a costi esagerati.

Ho passato molte ore sul web alla ricerca del prodotto e mi sento di consigliarti questo sito che lo vende al prezzo più basso presente in rete:

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Giuliano Fresoni

Dopo estenuanti ricerche sull’argomento prostata, penso di avere un’idea chiara in merito a cosa funziona e cosa non funziona per risolvere i problemi associati – in questo sito web il mio obbiettivo è quello di condividere informazioni utili, esperienza ed opinioni per aiutare gli uomini in difficoltà.

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