Secondo i primi accenni evidenziati in un’analisi sistematica statunitense di studi osservazionali condotta dal dottor Valeri Mossine, la frutta secca come prugne, fichi e datteri è stata collegata a una diminuzione dell’incidenza di vari tumori maligni.
Secondo lo studio, “aumentare il consumo di frutta secca a tre-cinque porzioni alla settimana può avere effetti benefici sulla salute in relazione al rischio di alcuni tumori, compresi i tumori del pancreas, della prostata, dello stomaco, della vescica e del colon”, “aumentare il consumo di frutta secca a tre-cinque porzioni alla settimana può avere effetti benefici sulla salute in relazione al rischio di alcuni tumori, compresi i tumori del pancreas, della prostata, dello stomaco, della vescica e del colon”.
La frutta secca ha avuto un effetto protettivo maggiore rispetto al consumo di frutta cruda o totale, secondo lo studio. Gli autori della revisione l’hanno evidenziata come un’opportunità per gli scienziati di studiare di più il legame tra frutta secca e vita sana, nonostante il fatto che non si possano trarre conclusioni definitive.
Un nuovo studio esamina il collegamento tra la frutta secca e il rischio di cancro.
Il California Prune Board incoraggia ulteriori studi sulla relazione tra l’assunzione di frutta secca e un minor rischio di alcuni tumori maligni.
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Secondo i primi accenni evidenziati in un’analisi sistematica statunitense di studi osservazionali condotta dal dottor Valeri Mossine, la frutta secca come prugne, fichi e datteri è stata collegata a una diminuzione dell’incidenza di vari tumori maligni.
Secondo lo studio, “aumentare il consumo di frutta secca a tre-cinque porzioni alla settimana può avere effetti benefici per la salute legati al rischio di alcuni tumori, compresi i tumori del pancreas, della prostata, dello stomaco, della vescica e del colon”, “aumentare il consumo di frutta secca a tre-cinque porzioni alla settimana può avere effetti benefici per la salute legati al rischio di alcuni tumori, compresi i tumori del pancreas, della prostata, dello stomaco, della vescica e del colon”.
La frutta secca ha avuto un effetto protettivo maggiore rispetto al consumo di frutta cruda o totale, secondo lo studio. Gli autori della revisione l’hanno evidenziata come un’opportunità per gli scienziati di studiare di più il legame tra frutta secca e vita sana, nonostante il fatto che non si possano trarre conclusioni definitive.
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L’annuncio è stato accolto con favore dal California Prune Board, che cerca di aumentare la consapevolezza mondiale delle prugne superiori prodotte dagli agricoltori e dai confezionatori dello stato.
“Siamo lieti che le prugne secche abbiano ora un’indicazione ufficiale sulla salute in Europa, dato che sono state riconosciute e apprezzate per decenni come un elemento salutare della nostra dieta”. E’ bello vedere che questa nuova revisione inizia a indagare e forse a portare alla luce qualche fantastica notizia sulla salute. Il direttore marketing europeo del California Prune Board, Kevin Verbruggen, ha dichiarato: “Osserveremo con interesse e appoggeremo la richiesta del dottor Mossine di ulteriori studi scientifici”.
Il professor Kevin Whelan e i suoi colleghi del King’s College di Londra hanno pubblicato un altro studio nel 2019 che ha scoperto che l’aggiunta di 80g o 120g di prugne secche alla dieta di consumatori con poche fibre e movimenti intestinali irregolari per quattro settimane ha aumentato il peso e la frequenza delle feci. Lo scarso peso delle feci e la bassa assunzione di fibre sono considerati fattori di rischio per malattie come il cancro del colon-retto.
Le prugne sono già note per il loro alto contenuto di fibre e per essere una fonte di manganese e rame, entrambi i quali aiutano a proteggere le cellule dallo stress ossidativo. Le prugne secche sono anche l’unica frutta naturale, intera e secca nell’UE ad avere un’indicazione ufficiale sulla salute, affermando che 100 g di prugne secche ingerite quotidianamente contribuiscono alla corretta funzione intestinale.

Giuliano Fresoni
Dopo estenuanti ricerche sull’argomento prostata, penso di avere un’idea chiara in merito a cosa funziona e cosa non funziona per risolvere i problemi associati – in questo sito web il mio obbiettivo è quello di condividere informazioni utili, esperienza ed opinioni per aiutare gli uomini in difficoltà.