Latte e Prostata: Consumare Latticini gli fa Male o Bene?


Anche se non abbiamo a oggi dei riscontri scientifici che attestino per certo quanto segue, ci sono buone probabilità che un aumentato utilizzo di prodotti derivati dal latte vaccino e vari tipi di alimenti che contengono calcio, potrebbe influire su una maggior incidenza e decesso per neoplasia prostatica.

Effetti dei latticini e cibi con alto contenuto di calcio sulla prostata.

Da alcuni studi scientifici è emerso che lo sviluppo di alcuni tumori ormono-sensibili possa essere sostenuto dall’utilizzo di latte vaccino che molto spesso contiene estrogeni.

Considerando i risultati di tale tesi, è ipotizzabile che l’insorgenza di modificazioni cellulari o la trasformazione di lesioni precancerose in tumori invasivi, possa essere attribuita al consumo frequente di prodotti caseari.

Secondo un ulteriore studio effettuato da medici specialisti, si sostiene che i livelli di testosterone presenti nell’organismo, potrebbero subire delle alterazioni dovute all’aumento dei valori di un ormone simile all’insulina che aumenterebbe a sua volta in seguito al danneggiamento del metabolismo della vitamina D causato dall’utilizzo giornaliero di prodotti ricchi di calcio.

Da tutto ciò deriva il fatto che gli alimenti di derivazione lattea e i latticini molto grassi (tipo i formaggi), risultano dannosi soprattutto se consideriamo il rapporto tra il loro consumo e l’insorgenza della neoplasia prostatica.

Questo aspetto viene studiato, analizzato e riportato su diverse pubblicazioni scientifiche, anche se a oggi non è ancora stata confermata nessuna certezza su questo tipo d’interazione.

Sarà importante valutare i fattori di rischio associati, quali la presenza di patologie concomitanti oppure l’età avanzata del paziente prima di poter stabilire con certezza l’esistenza o meno di un legame di aumentato rischio.

Indicazioni standardizzate per tutti, sul consumo giornaliero ottimale di prodotti derivati dal latte non ci sono.

I nutrizionisti sostengono che sarebbe buona regola consumare 2-3 porzioni di latticini al giorno (compresi latte e yogurt), quantità che con l’avanzare degli anni andrebbero via via ridotte in quanto l’organismo riduce la richiesta di calcio.

I dati finora disponibili sono purtroppo contraddittori, alcuni studi clinici sostengono che per ridurre l’incidenza e la percentuale di morte di neoplasia prostatica, sarebbe buona regola moderare il consumo di latticini e prodotti caseari.

Questo comporterebbe ulteriori benefici tra cui una riduzione di grassi saturi assunti con l’alimentazione con conseguente diminuzione dei valori di ipercolesterolemia.

La rivista JNCI ha edito un articolo nel quale un illustre medico della facoltà di medicina situata ad Hanover ha espresso che non si conoscono quali e quanti ormoni siano introdotti negli alimenti che generalmente mangiamo; ha inoltre sostenuto che la ricerca scientifica non ha ancora chiarito quali siano gli effetti esercitati dagli ormoni che introduciamo con l’alimentazione sui tumori e su malattie che colpiscono una buona parte della popolazione.

Un obiettivo futuro sarà quello di effettuare indagini per capire esattamente quali ormoni sono presenti soprattutto nei prodotti di origine animale.

Giuliano Fresoni

Dopo estenuanti ricerche sull’argomento prostata, penso di avere un’idea chiara in merito a cosa funziona e cosa non funziona per risolvere i problemi associati – in questo sito web il mio obbiettivo è quello di condividere informazioni utili, esperienza ed opinioni per aiutare gli uomini in difficoltà.

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