
Quando parliamo di massaggio prostatico definiamo una tecnica valida per attenuare un disagio doloroso spesso causato dall’ingrossamento della prostata, in grado di dare sollievo e di mantenere più sana possibile questa ghiandola maschile nel lungo periodo.
Quando usufruisci di un massaggio alla prostata, devi sapere che esso deve essere fatto da un professionista e che può rivelarsi talmente efficace da agevolare il flusso del sangue, da concorrere nell’alleggerimento dei disturbi che spesso avverti durante l’orinazione;
è utile per ottimizzare l’ossigenazione dei tessuti della prostata e per dare conforto nel caso tu patisca di potenziali problemi d’erezione, i quali spesso sono resi difficoltosi dall’ingrossamento di questa ghiandola.
La parte del corpo interessata dal massaggio prostatico, esattamente, è il tuo apparato riproduttivo, ovvero la prostata stessa, l’ampolla rettale e le vescichette seminali.
La manipolazione può essere eseguita sia in modo indiretto, operando sulla parte esterna all’altezza del perineo e sia in modo diretto, ovvero esercitando pressione con un dito sulla prostata e avanzando tramite l’ano.


Quali sono i benefici e gli effetti curativi del massaggio prostatico
Il massaggio alla prostata è un trattamento che è stato oggetto di molteplici studi pubblicati sulla rivista Nature, i quali ne hanno dimostrato i tanti benefici.
Per quanto non si tratti ancora di una pratica medica ufficializzata, nel momento in cui questa manipolazione lavora sinergicamente con una terapia convenzionale si rivela notevolmente utile per il tuo benessere.
Se sei un soggetto che patisce l’ipertrofia benigna alla prostata e che soffre di prostatite cronica, potresti sfruttare questo tipo di trattamento giovandone in maniera davvero efficace.
Il massaggio alla prostata, inoltre, non si concentra effettivamente sulla ghiandola stessa, piuttosto agisce principalmente facendo affluire più sangue verso la tua prostata.
I miglioramenti legati al maggiore afflusso del sangue in quest’area sono il concorrere nell’aumentare l’ossigeno e i nutrienti necessari e ad alleggerire la congestione; già dopo il primo trattamento il dolore localizzato in questa zona diminuirà aumentando la possibilità che tu giunga a una guarigione definitiva.
Voglio specificare inoltre che si tratta di una manipolazione tutt’altro che dolorosa, anzi, quando il massaggio è effettuato con delicatezza e mentre tu ti concentrerai esclusivamente sulla respirazione profonda, sarà in grado di donarti molte sensazioni positive e piacevoli in quanto la mano sarà a contatto con molteplici diramazioni nervose: questo agevolerà il riempimento di ossigeno nel sangue.
Dopo il primo massaggio ti consiglio di nutrirti per recuperare, poiché potresti sentirti in deficit energetico; subito dopo ti consiglio di riposare un po’ e di goderti quella sensazione di rilassatezza che avvertirai.
Nel caso in cui tu sia un soggetto particolarmente sensibile, potresti attendere 3 giorni prima di ripetere la pratica, che potrai effettuare comunque anche due o tre volte a settimana.


Eseguire il massaggio prostatico esterno
Il massaggio alla prostata esterno è realizzato attraverso una lieve pressione e un massaggio delicato sulla zona del perineo, ovvero il punto G nell’uomo e può essere eseguito con un dito o con un apposito strumento.
L’area del perineo è composta dai genitali e dall’ano con confini variabili e a forma diamantata; è una zona profonda e comprende i muscoli situati al centro della regione pelvica.
Qui, come ti ho già detto, si trova anche il tuo punto G ed è localizzato mezzo centimetro al di sotto del retto, in direzione dello scroto.
Il punto G, profondamente, corrisponde alla prostata, alla quale si accede meglio praticando il massaggio interno.
Anche questa versione del massaggio tuttavia offre molteplici benefici, tra essi vi è una notevole ottimizzazione della orinazione, l’eliminazione del dolore fisico e il conseguente ritorno dell’appetito sessuale e infine, potresti sentirti nuovamente energico anche a fine serata.
Questo tipo di pratica è adatta nel caso in cui non ti senta a tuo agio con la stimolazione interna della ghiandola ed è svolta comunque su delle aree particolarmente delicate, pertanto evita operazioni e pressioni eccessivamente forti; eventualmente, utilizza olio di cocco, di mandorle o un lubrificante a piacere.
Il massaggio inizia con una lieve pressione all’altezza del perineo, situato tra ano e scroto e può essere effettuata anche stando in piedi.


Eseguire il massaggio prostatico interno
Il massaggio prostatico interno può essere eseguito esclusivamente da un professionista che abbia le competenze necessarie per manipolare quest’area.
La pratica inizia con l’introduzione di un dito o di una sonda speciale e ben lubrificata, malleabile e sterilizzata all’interno dell’ano, fino al momento in cui si percepisce di aver toccato la prostata che è una sorta di sporgenza.
Il paziente può essere aiutato sdraiandosi su un fianco, assumendo una posizione leggermente fetale.
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Giuliano Fresoni
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