
Tra gli afrodisiaci naturali non si può non citare il peperoncino, quest’ultimo è anche ricco di alcune sostanze che possono portare alcuni benefici all’organismo e in particolare a cuore e arterie.
Così come la maggior parte delle spezie, anche il peperoncino, può far ridurre la quantità di sale aggiunta nei cibi e in questo modo contribuisce a un calo del rischio di ipertensione.
Se ti stai chiedendo gli eventuali benefici apportati alla prostata, allora c’è da dire che i pareri sono molto contrastanti ma proverò a chiarire alcuni punti.
Il peperoncino: proprietà e benefici per la prostata
Il sapore piccante del peperoncino è dovuto a un alcaloide in esso contenuto e si chiama capsicina, questo elemento stimola i recettori VR1 che sono quelli che provocano quella fastidiosa sensazione di bruciore e si trovano sulla lingua.
Se desideri alleviare il bruciore o eliminare residui di peperoncino dalla bocca puoi provare a masticare della mollica, a bere dello yogurt o un bicchiere di latte freddo, mentre e sconsigliato bere acqua fredda in quanto non è in grado di dare alcun sollievo.
Il ghiaccio può esclusivamente anestetizzarti la lingua nel caso ingerissi frutti come l’habanero.
Il principio attivo della caspicina è presente in tutti i peperoncini ma in quantità diverse e questo indica la piccantezza di ognuno di loro, inoltre questo fattore permette di suddividerli in tre macro categorie:
dolci, piccanti e ornamentali ma in totale ne esistono centinaia di varianti.



La scala Scoville è il parametro con il quale viene classificato ogni singola specie e deve il nome al suo inventore, un farmacista americano che si chiamava Wilbur Scoville.
Questa classificazione è ufficialmente riconosciuta in tutto il mondo e si basa sull’attività che la caspicina ha sulla lingua.
Si parte dal valore 0 che indica perlopiù i peperoni dolci fino ad arrivare a 16 milioni per indicare la caspicina pura o la didrocaspicina.
Il peperoncino è una pianta annuale che appartiene alla famiglia delle Solanacee, questa famiglia di piante nota a tutti in quanto molte altre, appartenenti alla tessa specie, sono di uso quotidiano come le melanzane, il tabacco, i pomodori e tante altre.
L’uso del peperoncino in cucina è ben noto a tutti, viene usato per arricchire molte pietanze col suo gusto a volte deciso a volte blando, in termini anatomici invece, stimola il flusso sanguigno aumentando di conseguenza la pressione e questo lo rene uno degli afrodisiaci più comuni e di largo consumo.
Oltre a essere ricco di vitamine, in particolare di vitamina C, puoi approfittare di tanti altri benefici che comporta il consumo ponderato di peperoncino come:
✅ diminuire il tasso di colesterolo nel sangue;
✅ stimola i processi digestivi;
✅ nei diabetici può ridurre i picchi di insulina;
✅ riduce l’invecchiamento della pelle e quello cellulare;
✅ aiuta i movimenti intestinali;
✅ attiva il metabolismo;
✅ ha un effetto espettorante, il che significa che aiuta in caso di raffreddore, sinusite o bronchite;
✅ se soffri di neuropatia diabetica, artrite, cefalea a grappolo o altre patologie, è in grado di alleviare i dolori topici da esse causate;
✅ ricostruisce le pareti dello stomaco e di conseguenza riduce il rischio di ulcere;
✅ riduce l’ipertensione;
✅ diminuisce il rischio di infezioni batteriche contrastando la loro proliferazione.



Il cibo piccante è il nemico della vescica
Potrebbe sembrare inutile ribadire l’importanza dell’alimentazione e dello stile di vita ma è doveroso agire nel migliore dei modi e non sottovalutare questi due fattori.
Il primo passo importante che dovrai compiere è osservare come il tuo corpo reagisca ai vari alimenti: in caso di peggioramento della sintomatologia in caso di cibo piccante allora sarà bene evitare.
In caso contrario, è possibile aggiungere il peperoncino nella tua dieta ma non in modo eccessivo.
La medicina concorda nel definire irritanti questi alimenti, specialmente in caso di infiammazioni e prostatite:
❌ alimenti con dolcificanti artificiali come aspartame e saccarina;
❌ bevande gassate e/o molto zuccherate come Coca Cola, Pepsi, Fanta, Sprite, ecc;
❌ bevande alcoliche e/o acide come caffè e succhi di frutta;
❌ dolci confezionati o ricchi di zuccheri artificiali e grassi trans;
❌ alimenti sott’aceto o molto salati;
❌ carne rossa e carni troppo processate;
❌ cibi con glutammato monosodico come salsicce confezionate, wurstel e piatti cinesi;
❌ cibi speziati, fritti o piccanti;
Peperoncino e vescica
Adottando un’alimentazione ricca dei cibi precedentemente elencati, specialmente quando non accompagnati da dosi abbondanti di frutta e verdura fresca, provocherai una serie di conseguenze pericolose per il tuo organismo.
In egual modo, questi cibi rappresentano un nemico anche per la vescica: ecco perché i soggetti che soffrono di iperplasia prostatica benigna dovrebbero evitare di mangiarli, così da non provocare un’ulteriore pressione nei confronti della vescica.
Non c’è quindi un coinvolgimento diretto tra cibo piccante e prostata ma una semplice questione di vicinanza dei due organi che rende quindi facilmente trasmissibile l’infezione e più difficoltosa la minzione.
In molti casi la vescica irritata comporta un aggravamento clinico della prostata.


Capsaicina
I cibi piccanti vengono definiti tali per la presenza della capsaicina, una sostanza reperita nel Capsicum frutescens, ovvero il classico peperoncino.
Questa è associata con diversi tipi di disordini come la cistite e la sindrome dell’intestino irritabile, entrambi molto comuni.
Ovviamente esistono tante varietà di peperoncino i cui livelli di capsaicina differiscono, quelli con livelli più alti sono: pepe rosso di cayenna, tabasco e peperoncini verdi o rossi.
Secondo la tradizionale medicina cinese, l’infiammazione è legata al calore: per combattere le malattie calde si curano con terapie fredde e viceversa.
Essendo la prostatite una patologia legata al calore, non si può unire anche peperoncino che genera calore in quanto l’effetto sarebbe un peggioramento terribile

Conclusioni sul peperoncino
Il dubbio adesso è se il peperoncino faccia effettivamente male alla prostata ma, soprattutto, quali siano i suoi effetti collaterali e le sue proprietà.
Bisogna infatti ammettere che la capsicina è considero una sostanza anti-tumorale e dalle molteplici proprietà benefiche.
La risposta è nel mezzo e in un utilizzo ponderato e saltuario.
La stessa capsicina ha un estratto che potrebbe provocare degli effetti negativi come l’irritazione delle pareti intestinali, neoplasie allo stomaco, e non sorprende che la maggior parte dei messicani soffri di questi disturbi.
Un modo per abbassare il pericolo è nel consumo a crudo e fresco.
È consigliabile quindi consumare paprika dolce per dare un tocco esotico ai piatti ma senza esagerare con la piccantezza oppure un peperoncino calabrese che è ottimo e non eccessivo.
Anche la polvere di peperoncino è un’alternativa così come le capsule che sostituiscono il peperoncino fresco ma risultano efficaci allo stesso modo.
Le dosi devono essere sempre moderate, senza superare le due volte a settimana.
Una pratica ottimale è associare il peperoncino al consumo di cibi antiossidanti così da ridurre il peso specifico dell’urina ed evitare le infezioni.
Infine, badare sempre all’alimentazione che deve essere ricca di vitamine A, C, E, sali minerali e di acqua, minimo due litri al giorno.
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Giuliano Fresoni
Dopo estenuanti ricerche sull’argomento prostata, penso di avere un’idea chiara in merito a cosa funziona e cosa non funziona per risolvere i problemi associati – in questo sito web il mio obbiettivo è quello di condividere informazioni utili, esperienza ed opinioni per aiutare gli uomini in difficoltà.