Nonostante il test del PSA non possa costituire un indicatore indiscutibile della presenza di un tumore della prostata, rappresentando dunque un mezzo inaffidabile per realizzare un’eventuale diagnosi, esso si rivela essere di estrema importanza per monitorare nel corso del tempo l’evoluzione della patologia.
Il PSA (Antigene Prostatico Specifico) è una proteina realizzata dalla prostata che si trova all’interno del liquido seminale; solitamente si può anche riscontrare nel sangue, in quantità minimali.
Relazione fra test del PSA e tumore alla prostata
Per realizzare questo test basta eseguire un comune prelievo di sangue, che sarà analizzato per rilevare la concentrazione di PSA al suo interno.
I valori di PSA totale che solitamente sono considerati come corretti sono più bassi di 4 ng/ml (nanogrammi per millimetro); in ogni caso, dato che i valori di PSA potrebbero crescere con l’avanzare del tempo o con differenti condizioni presenti, non per forza legate al tumore, gli esiti del test non dovrebbero costituire un riferimento da interpretare in maniera assoluta.
Generalmente è bene che il medico legga e giudichi gli esiti del test: così facendo avrà la possibilità di analizzare queste informazioni, ponendole in relazione all’età, nonché ad altre condizioni non necessariamente correlate allo stato di patologia.
In linea di massima un paziente che abbia valori di PSA inclusi fra i 2 e i 4 ng/ml ha una probabilità davvero esigua di presentare un tumore.
Per quale motivo il PSA non può essere considerato un indicatore sicuro dell’esistenza di un tumore maligno?
- Può essere che sussistano delle lievi variazioni di PSA per motivi non acclarati; tuttavia, certamente, non riconducibili a una patologia.
- I valori potrebbero risultare alti pur senza la presenza di ipertrofia prostatica benigna o prostatite.
- All’incirca il 20% dei tumori alla prostata riscontrati attraverso la biopsia sono stati trovati in pazienti con valori di PSA nella media.
Negli uomini che stanno seguendo una cura per il tumore alla prostata, invece, effettuare il test del PSA per gestire l’evoluzione della patologia si rivela essere decisamente utile per osservare l’efficacia del trattamento.
Non a caso, dopo una cura il livello di PSA torna a essere nei valori accettabili, il tutto in tempistiche che dipendono dal tipo di terapia.
Quali possono essere le cause che condizionano i risultati del test?
- Esplorazione digitale del retto.
- Ecografia transrettale.
- Eiaculazione recente.
- Traumi derivanti dall’utilizzo della bicicletta o della moto.
- Manovre di tipo diagnostico.

Giuliano Fresoni
Dopo estenuanti ricerche sull’argomento prostata, penso di avere un’idea chiara in merito a cosa funziona e cosa non funziona per risolvere i problemi associati – in questo sito web il mio obbiettivo è quello di condividere informazioni utili, esperienza ed opinioni per aiutare gli uomini in difficoltà.